Ruggiero
Il sentiero dei capperi
Il sentiero che segue la scogliera della Mannarazza, lungo la spiaggia di Piscità, è stato utilizzato fino agli anni Ottanta. Cioè fino a quando “zì Angelino Acquaro”, che curava tutto il territorio della vallata, era in vita. Lungo il sentiero, sul lato mare, erano situate le piante dei capperi, una ventina, e ogni pianta produceva fino a due kilogrammi di frutti a raccolto. Per problemi di proprietà nessuno cura più la piccola valle e ginestre e rovi ne impediscono il camminamento. Questo è un chiaro esempio di territorio abbandonato, che non produceva più niente, né dal punto di vista estetico né dal punto di vista economico. A giugno la prima parte del percorso, quello che attraversa le tombe dei morti per colera del 1911, è stato reso percorribile con l’aiuto essenziale di persone di Stomboli. Il lavoro relazionale ha permesso la sistemazione delle 8 tombe (10 morticielli) che la vegetazione aveva quasi ricoperto. L’immediato risultato è stato di recuperarne la visibilità e l’uso, per poterne inserire il percorso nella mappa dei sentieri dell’isola. La riapertura del percorso che andiamo ora a sistemare ci permette, oltre che di recuperare un percorso dell’isola quasi dimenticato, quindi di attraversarlo, soprattutto di recuperare le piante alla loro naturale produzione. Le piante così recuperate saranno seguite dall’Istituto per la Diffusione delle Scienze Naturali. Il presidente dell’istituto, Claudio Salerno, ha creato un rapporto diretto con le persone dell’isola che praticano la raccolta dei capperi, chiedendo loro di prendersi cura delle piante salvate e recuperate alla produzione. Poi stabilirà i successivi contatti per la raccolta dei dati sui capperi: condizioni generali, quantità e qualità della fioritura e del raccolto.
Lello Ruggiero
(Stromboli settembre 2000)

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